Approvata la Legge di bilancio 2023: le principali misure in materia di lavoro e previdenza
03 Gen 2023

Approvata la Legge di bilancio 2023: le principali misure in materia di lavoro e previdenza

Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge sul Bilancio di previsione dello Stato 2023: 35 miliardi per importanti novità su reddito di cittadinanza, tetto al contante, caro energia, bonus bollette, congedo parentale, assegno unico, cuneo fiscale, mutui, flat tax, superbonus, Legge Fornero, opzione Donna, ape sociale.

Dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2022, ha ricevuto il via libera definitivo del Senato il 29 dicembre, con relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la Legge recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”: importanti novità riguardano Reddito di Cittadinanza, tetto al contante, caro energia, bonus bollette, congedo parentale, assegno unico, cuneo fiscale, mutui, flat tax, Superbonus, Legge Fornero, opzione Donna, Ape sociale.

Qui di seguito, in sintesi, le principali misure previste nella manovra:

 

PACCHETTO CONTRO IL CARO ENERGIA

Viene instituito un contributo di solidarietà straordinario sotto forma di prelievo temporaneo per l’anno 2023 a capo dei soggetti che producono, importano, distribuiscono o vendono energia elettrica, gas naturale o prodotti petroliferi. Il contributo è determinato applicando un’aliquota del 50% sulla quota di maggior reddito conseguito dai soggetti passivi, nel 2022, rispetto alla media dei quattro anni precedenti, in ragione dello straordinario aumento dei prezzi dell’energia.

Le risorse destinate alle misure contro il caro energia ammontano a oltre 21 miliardi di euro e consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese.

Vengono confermati i Crediti d’imposta a sostegno delle spese di energia e gas delle imprese con un aumento delle percentuali riconosciute:

  • per le imprese energivore e gasgivore, il credito d’imposta aumenta dal 40% al 45%
  • per le imprese non energivore, il credito d’imposta aumenta dal 30% al 35%
  • per le imprese non gasgivore, aumenta dal 40% al 45%

 

L’Autorità per l’energia potrà sospendere fino al 31 gennaio 2023 i distacchi di gas per le grandi imprese morose.

Per il comparto sanità stanziati circa 2 miliardi di euro per il 2023 (compresi i costi per l’energia), mentre agli enti territoriali, comprese le risorse per il trasporto pubblico locale, è destinato circa un miliardo di euro.

 

IMPRESE E LAVORO

  • Rifinanziamento della misura agevolativa nuova Sabatini (150 milioni complessivi) e proroga termini per ultimazione investimenti.
  • Rifinanziamento per il 2023 del Fondo di garanzia Pmi. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro).
  • Proroga del bonus Ipo: il credito d’imposta per favorire la quotazione delle Pmi in Borsa.
  • Sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate. Rientrerà in vigore dal 1° gennaio 2024.
  • Flat Tax incrementale: si introduce, a determinate condizioni e limitatamente all’anno 2023, per le persone fisiche titolari di reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo che non applicano il regime forfettario, una Flat Tax al 15% da applicare alla parte degli aumenti di reddito calcolata rispetto ai redditi registrati nei tre anni precedenti.
  • Revisione della disciplina per l’accesso al regime di contabilità semplificata con l’innalzamento da 400mila a 500mila euro di ricavi e compensi per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi, e da 700mila a 800mila per le imprese aventi per oggetto altre attività.
  • Innalzamento dal 3% al 6% della deducibilità delle quote di ammortamento dei fabbricati strumentali utilizzati in determinati settori.
  • Agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato, con una soglia di contributi fino a 8 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.
  • Detassazione dei premi di produttività ai dipendenti con aliquota al 5% fino a 3.000 euro.
  • Riduzione del cuneo fiscale: per il 2023, viene incrementata al 3% del taglio della quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti pubblici e privati (esclusi i lavoratori domestici). La platea dei beneficiari è fissata ai dipendenti con retribuzione imponibile di 1923 euro mensili (25mila euro annui). Contemporaneamente si conferma il taglio del 2% sui contributi dovuti sulle retribuzioni fino a 35mila euro annui (2.692 euro mensili) già in vigore per la seconda parte del 2022.

 

PACCHETTO FAMIGLIA

  • Bonus sociale bollette: per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
  • Misure contro inflazione: riduzione dell’Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile. Viene inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila euro gestita dai Comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.
  • Assegno unico per le famiglie: dal 1 gennaio 2023 previsto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con Isee fino a 40.000 euro. Prevista anche una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli. Confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell’assegno unico per i disabili.
  • Congedo parentale: previsto un mese in più di congedo facoltativo e retribuito all’80%, utilizzabile da uno dei due genitori (in via alternativa) fino ai sei anni di vita del figlio.
  • Agevolazioni per acquisto prima casa: proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.
  • Rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario: per attenuare l’impatto degli aumenti dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile è stata ripristinata la norma del 2012 che permette di trasformare i mutui ipotecari da tasso variabile a tasso fisso. Per beneficiare di questa misura è previsto un Isee massimo di 35.000 euro e un tetto massimo del mutuo fino a 200.000 euro per l’acquisto della prima casa.
  • Reddito alimentare: avvio della sperimentazione del reddito alimentare per chi è in povertà assoluta. Con un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno distribuiti pacchi alimentari, realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare.
  • Superbonus: viene confermata a partire dal 1 gennaio 2023 la rimodulazione del bonus dal 110% al 90% anche se sono state ampliate le norme che prevedono alcuni casi di esclusione dalla riduzione.
  • Bonus mobili e elettrodomestici green: proroga della detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici green. Il tetto per il 2023 viene innalzato a 8.000 euro (rispetto ai 5mila previsti a legislazione vigente).
  • Bonus psicologo diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50.000 euro.
  • Carta cultura giovani e carta del merito: per favorire l’accesso dei giovani ad iniziative culturali è stata rivista la misura per la card diciottenni, e sono state istituite la “carta della cultura giovani”, destinata a tutti i residenti appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro e utilizzabile nel diciannovesimo anno di età, e la “carta del merito”, in favore dei ragazzi che hanno conseguito entro il diciannovesimo anno di età il diploma finale presso istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati con una votazione di almeno 100 centesimi.

 

PENSIONI

  • Stop alla Legge Fornero: avvio di un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro rifinanziato bonus Maroni che prevede una decontribuzione del 10%.
  • Opzione Donna: prorogata per il 2023 “Opzione donna” con modifiche: in pensione a 58 anni con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi. “Opzione donna” è riservata a particolari categorie: caregiver, invalide (invalidità superiore o uguale al 74%) e lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende per le quali è attivo un tavolo di crisi.
  • Ape sociale: confermata anche per il 2023 la misura dell’Ape sociale (“Anticipo PEnsionistico” sociale) per i lavori usuranti.
  • Indicizzazione pensioni: revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024, al fine di tutelare i soggetti più bisognosi. Prevista una rivalutazione del 120% del trattamento minimo e dell’85% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo.
  • Pensioni minime: previsto per il 2023 l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75.

 

MISURE PER IL SUD

Prorogati al 2023 le agevolazioni (credito d’imposta e incentivi) sugli investimenti effettuati nelle regioni del Mezzogiorno, nelle Zone economiche speciali (Zes) e per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione in favore delle imprese localizzate al Sud.

 

ALTRI INTERVENTI

  • Reddito di cittadinanza: inizia il periodo transitorio verso l’abolizione del reddito di cittadinanza. Dal 1 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, il beneficio del reddito decade come nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro. Inoltre, la quota dell’assegno destinata all’affitto sarà pagata direttamente ai proprietari. Il reddito di cittadinanza sarà abrogato il 1 gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma. I risparmi di spesa verranno allocati in un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione.
  • Tregua fiscale: a partire dal 31 marzo 2023 cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro. Rateizzazione (fino a 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche, non ha versato le tasse. Prevista una mini sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019-2020. Per le società sportive è previsto che paghino tutti i contributi previdenziali entro il 29 dicembre 2022 e dal 1 gennaio il 3% (sanzione) anticipato sugli importi dovuti al fisco (sospesi durante emergenza sanitaria), che potranno essere corrisposti in 60 rate, con le stesse modalità previste per tutte le aziende che intendono regolarizzare la loro posizione.
  • Tetto al contante: dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.
  • Costi commissioni Pos: istituito un tavolo permanente tra le categorie interessate per valutare soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche tra 0 e 30 euro per gli esercenti con fatturato fino a 400mila euro. Qualora non si raggiunga un’intesa sarà previsto un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili derivanti dalle commissioni e dalle transazioni fino a 30 euro.
  • Riattivazione società “Ponte Stretto”: per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto viene prevista la riattivazione della società “Stretto di Messina spa” attualmente in liquidazione.

 

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato: “Sono soddisfatto di questa prima manovra economica. La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora più importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così.”

 

 

 

 

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