Codice Appalti, fino al 22 maggio aperte consultazioni su bando-tipo
Gli stakeholder potranno far pervenire ad ANAC le proprie osservazioni circa lo “Schema di Bando Tipo”, alla luce dell’adozione del nuovo Codice degli Appalti per l’affidamento di contratti pubblici.
Alla luce dell’adozione del nuovo Codice degli Appalti, l’ANAC – Autorità Anticorruzione, ha pubblicato “lo Schema di Bando Tipo” per l’affidamento di contratti pubblici e, al fine di garantire la massima trasparenza e partecipazione ai procedimenti di regolazione, ha aperto una consultazione.
A tal proposito, fino al 22 maggio 2023 gli Stakeholder interessati potranno far pervenire le proprie osservazioni sul documento, posto in consultazione esclusivamente mediante la compilazione del questionario on line.
Si tratta dello Schema di Bando Tipo n. 1/2023 – in attuazione dell’articolo 222, comma 2, del decreto legislativo n. 36 del 31/3/2023, recante il nuovo Codice dei contratti pubblici – per le procedure aperte per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
A seguito dell’adozione del nuovo codice – informa Anac -, si è inteso procedere con la massima tempestività all’adozione di uno schema aggiornato di Bando Tipo, al fine di agevolare le stazioni appaltanti nella fase di prima applicazione del nuovo codice.
Si è ritenuto, infatti, che l’applicazione delle nuove disposizioni potesse ingenerare difficoltà interpretative e applicative diffuse, con il rischio del rallentamento delle procedure e dell’adozione di comportamenti difformi da parte delle stazioni appaltanti. In particolare, l’articolo 83, comma 3, del nuovo codice dei contratti pubblici prevede che i bandi di gara siano redatti in conformità ai bandi tipo predisposti dall’Autorità e che eventuali deroghe risultino espressamente motivate dalle stazioni appaltanti, nella delibera a contrarre.
Attesa la particolare rilevanza dell’atto per la stesura del documento – specifica l’Autorità – è stato istituito un apposito gruppo di lavoro presso l’ANAC, composto da Consip, Invitalia, rappresentanti dei soggetti aggregatori, Itaca e Fondazione IFEL.