Decreto Aiuti bis: 17 miliardi per lavoro, bollette e taglio al cuneo fiscale
09 Ago 2022

Decreto Aiuti bis: 17 miliardi per lavoro, bollette e taglio al cuneo fiscale

Le misure per le imprese e la competitività del sistema produttivo italiano previste dal nuovo Decreto Aiuti bis: taglio al cuneo fiscale, proroga crediti d’imposta e tagli costo bollette e carburanti.

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È stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto Aiuti bis, il quale introduce ulteriori misure a sostegno della competitività delle imprese, con l’obiettivo di favorire l’attrazione degli investimenti in settori strategici del Paese, come i semiconduttori, e lo sviluppo di filiere industriali sul territorio nazionale.

Dei circa 17 miliardi di euro complessivi stanziati dal Governo, circa 5,5 miliardi sono a favore delle imprese, mentre 1,2 miliardi è destinato al taglio del cuneo fiscale.

In particolare, sono stati rifinanziati i contratti di sviluppo per 40 milioni nel 2022, 400 milioni nel 2023, 12 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2030.

Nuove risorse sono state stanziate anche per gli Ipcei (Importanti Progetti di Interesse Comune Europeo): 20 milioni nel 2022, 350 milioni nel 2023 e 35 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2030.

Il provvedimento verrà discusso in parlamento a metà settembre e rappresenta, di fatto, l’ultimo articolato provvedimento del Governo dimissionario presieduto da Mario Draghi.

Le misure a sostegno delle imprese

Il provvedimento proroga i crediti d’imposta in favore delle imprese, anche per il terzo trimestre 2022, e stanzia risorse a favore delle imprese agricole colpite dalla siccità.

Inoltre, il Fondo per l’avvio, entro il 31 dicembre 2022, di opere indifferibili è rifinanziato per 1,3 miliardi di euro al fine di contrastare il caro-materiali in relazione sia alle opere che rientrano nel Piano Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia alle opere relative alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

In arrivo, altresì, 900 milioni per gli interventi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr e 400 milioni per la realizzazione delle opere.

Le misure a favore del lavoro

Sul fronte delle politiche sociali e del lavoro, la novità è la riduzione del cuneo fiscale, a diretto beneficio dei lavoratori subordinati per i periodi di paga dal primo luglio al 31 dicembre di quest’anno, tredicesima compresa.

In termini pratici si tratta di un taglio dei contributi previdenziali gravanti sui lavoratori fino a dicembre 2022, per un valore totale di 1,6 miliardi di euro.

Il provvedimento, inoltre, prevede il rifinanziamento per 100 milioni di euro nel 2022 del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi.

Novità anche per il mondo della scuola: viene rafforzato il meccanismo di valutazione permanente dei docenti, obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento al riconoscimento delle risorse da destinare alla retribuzione integrativa. Nasce la figura del cosiddetto “docente esperto”.

Contromisure per fronteggiare il caro energia

Per quanto riguarda i rincari nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale e dei carburanti, il provvedimento in oggetto:

  • introduce la proroga della riduzione delle accise sui carburanti fino al 20 settembre 2022;
  • dispone il potenziamento del bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022 e sospende le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas;
  • annulla gli oneri generali di sistema in ambito elettrico anche per il quarto trimestre di quest’anno e abbassa l’IVA per gli utilizzi di gas metano per combustione in campo civile e industriale nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022.

In ottica quarto trimestre 2022, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) si occuperà di conservare gli oneri generali di sistema nel settore del gas, già in vigore nel terzo trimestre – ovvero in questo periodo. Previsti interventi dell’Autorità anche per ridurre gli effetti degli incrementi dei prezzi nel settore elettrico.

Aumento delle pensioni e bonus 200 euro

La misura prevede, infine, l’anticipo al 1° ottobre 2022 della rivalutazione delle pensioni. Al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2022 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, in via eccezionale la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2022 è anticipata, per una quota pari a due punti percentuali, con decorrenza dal 1° ottobre 2022, con relativo riconoscimento anche sulla tredicesima mensilità. Il costo della misura è stimato in 2,4 miliardi di euro.

Via libera anche all’estensione del Bonus 200 euro ai lavoratori attualmente non coperti. Il bonus è riconosciuto dall’Inps nel primo semestre dell’anno 2022, previa dichiarazione del lavoratore di non aver beneficiato in precedenza dell’indennità.

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