DL antifrodi, filiera costruzioni: si a controlli, no a retroattività
01 Dic 2021

DL antifrodi, filiera costruzioni: si a controlli, no a retroattività

Confapi Aniem: “Sosteniamo con forza la necessità di strumenti per una lotta efficace all’utilizzo indebito degli incentivi fiscali come quelle introdotte dal recente “Decreto antifrodi”. E’ necessario, tuttavia, intervenire urgentemente per evitare il blocco dell’operatività delle piattaforme che gestiscono i bonus edilizi per non rallentare il percorso di crescita del Paese.”

DL-antifrodi

Le PMI della filiera delle costruzioni, rappresentate dalle sigle sindacali di categoria, tra cui Confapi Aniem, sostengono con forza la necessità di strumenti per una lotta efficace all’utilizzo indebito degli incentivi fiscali, ma esprime preoccupazione per le modalità con le quali sono state introdotte le nuove norme del “Decreto antifrodi” (DL 157/2021), in vigore dal 12 novembre scorso.

L’introduzione dell’obbligo retroattivo del visto di conformità e dell’asseverazione della congruità dei costi, anche alle iniziative in corso, ha provocato il blocco dell’operatività delle piattaforme che gestiscono le cessioni dei crediti d’imposta da bonus edilizi, gettando nella più ampia incertezza gli operatori e i contribuenti interessati dagli interventi agevolati. A tal proposito, appaiono insufficienti i chiarimenti forniti in questi giorni dall’Agenzia dell’Entrate, in quanto non risolvono il problema complessivo della retroattività, che viene eliminata solo per i pagamenti eseguiti entro l’11 novembre, lasciando quindi fuori tutti i lavori in corso.

Mentre le piattaforme dopo giorni di blocco starebbero finalmente per tornare in funzione, manca ancora il decreto del Mite (Ministero della Transizione Ecologica) sull’aggiornamento dei prezzari, ai quali devono attenersi gli asseveratori, secondo le nuove disposizioni.

A fronte delle incertezze e dei mancati adempimenti la filiera, quindi, ribadisce di essere totalmente favorevole al rafforzamento e all’estensione a tutte le iniziative – presenti, passate e future – dell’attività di controllo e di prevenzione dell’utilizzo illecito dei bonus edilizi, così come avvenuto sulla verifica della congruità del costo del lavoro, anche per il settore privato. Allo stesso tempo, chiede con forza che l’applicazione delle nuove procedure operative sia limitata ai soli interventi avviati successivamente all’emanazione di tutti i provvedimenti e delle relative istruzioni, o quantomeno avviati dopo l’entrata in vigore del Decreto.

Peraltro, lo stesso Statuto del contribuente prevede che modifiche rilevanti alla normativa non abbiano carattere di retroattività, a tutela del principio di affidamento per gli interventi in corso. Sempre a tutela del contribuente, deve essere garantito che chi esegue i lavori possieda adeguata e specifica qualifica tecnica e professionale e organizzazione del lavoro per la realizzazione delle opere eseguite a regola d’arte, anche a garanzia di chi opera nel rispetto delle regole e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Confapi Aniem, quindi, chiede al Governo e al Parlamento di intervenire urgentemente per evitare rallentamenti nel percorso di crescita del Paese trainata in larga parte dalle misure adottate nel 2020, che stanno cominciando proprio ora a produrre gli effetti auspicati, in linea con gli obiettivi di sostenibilità indicati dall’Europa e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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