PNRR e PNC, firmato decreto per redazione del rapporto biennale su situazione del personale maschile e femminile
27 Apr 2022

PNRR e PNC, firmato decreto per redazione del rapporto biennale su situazione del personale maschile e femminile

Le aziende con oltre 50 dipendenti dovranno presentare obbligatoriamente il rapporto biennale sulla situazione del personale per la presentazione della domanda di partecipazione o dell’offerta in gare pubbliche a valere su risorse del PNRR e del PNC

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Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia hanno firmato il Decreto interministeriale che definisce le modalità per la redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile, da parte delle aziende con più di 50 dipendenti, in attuazione dell’articolo 46 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna.

Tali aziende, infatti, sono tenute a produrre, a pena di esclusione, copia del rapporto al momento della presentazione della domanda di partecipazione, o dell’offerta in gare pubbliche, a valere su risorse del PNRR e del PNC.

Tale rapporto dovrà essere presentato esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’utilizzo dell’apposito portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, https://servizi.lavoro.gov.it, entro e non oltre il 30 settembre 2022 (per il solo biennio 2020-2021; per tutti i successivi bienni è confermata la data del 30 aprile dell’anno successivo alla scadenza di ciascun biennio).

Al termine della procedura informatica, il Ministero rilascia una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto. Una copia del rapporto, unitamente alla ricevuta, deve essere trasmessa dal datore di lavoro e alle rappresentanze sindacali aziendali.

Il servizio informatico del Ministero attribuisce alla consigliera o al consigliere regionale di parità un identificativo univoco per accedere ai dati contenuti nei rapporti trasmessi dalle aziende, al fine di poter elaborare i relativi risultati e trasmetterli alle sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, alla consigliera o al consigliere nazionale di parità, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’ISTAT e al CNEL.

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