Produzione industriale: prezzi in calo ad aprile per il secondo mese consecutivo
17 Giu 2025

Produzione industriale: prezzi in calo ad aprile per il secondo mese consecutivo

Al netto del comparto energetico, l’incremento si manifesta modesto. Nel trimestre febbraio-aprile prezzi diminuiti dello 0,4% rispetto al precedente

Ad aprile 2025, ultimo mese di rilevazione dell’Istat, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono del 2,2% su base mensile e crescono del 2,6% su base annua (era +3,9% a marzo). Sul mercato interno i prezzi diminuiscono del 3% rispetto a marzo e aumentano del 3,8% su base annua (da +5,4% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un incremento congiunturale modesto (+0,1%) e una crescita tendenziale contenuta, pari a +1,0% (era +1,1% a marzo).

Sul mercato estero, rende noto l’Istituto, i prezzi sono stazionari su base mensile (+0,1% area euro, invariati nell’area non euro) e crescono dell’1,0% su base annua (+0,8% area euro, +1,0% area non euro).

Nel trimestre febbraio-aprile 2025, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,4% (-0,6% mercato interno, +0,4% mercato estero).

Ad aprile 2025, fra le attività manifatturiere, si rilevano incrementi tendenziali diffusi di diversa entità: sul mercato interno, i più marcati riguardano prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,1%), industrie alimentari, bevande e tabacco e computer, prodotti di elettronica e ottica (per entrambi +2,6%); sul mercato estero, invece, i più elevati si rilevano per prodotti chimici (+7,5% area euro), industria del legno, della carta e stampa (+6,1% area euro), altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+4,3% area non euro) e mezzi di trasporto (+3,8% area euro). Cali tendenziali su tutti i mercati si registrano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-13,6% mercato interno, -14,7% area euro, -6,3% area non euro). Sul mercato interno, la crescita tendenziale dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas resta sostenuta ma è in ulteriore attenuazione (+13,8%, da +17,9% di marzo).

Ad aprile 2025, i prezzi alla produzione delle costruzioni per Edifici residenziali e non residenziali aumentano dello 0,5% su base mensile e dell’1,7% su base annua (da +0,5% di marzo); quelli di strade e ferrovie sono stabili in termini congiunturali e crescono dello 0,3% in termini tendenziali (erano stazionari su base annua a marzo).

«Ad aprile – commenta l’Istatper il secondo mese consecutivo i prezzi alla produzione dell’industria registrano una flessione congiunturale e una decelerazione della crescita tendenziale, spiegate principalmente dagli ulteriori ribassi dei prezzi del comparto energetico sul mercato interno; al netto di tale comparto, i prezzi sono pressoché stazionari su base mensile (+0,1%) e crescono dell’1,1% su base annua. Sul mercato interno, rallenta con diversa intensità la crescita tendenziale dei prezzi dei beni intermedi (+0,8%, da +0,9% di marzo) e dei beni strumentali (+0,5%, da +0,9% di marzo) mentre è in accelerazione quella dei beni di consumo (+1,8%, da +1,5% di marzo). Per le costruzioni – concludono i tecnici dell’Istituto – i prezzi segnano un nuovo aumento congiunturale per edifici, mentre sono stabili per strade; su base annua, la crescita accelera per edifici, è modesta per strade».

L’ANDAMENTO A MARZO

A marzo 2025, invece, i prezzi alla produzione dell’industria sono diminuiti del 2,4% su base mensile e cresciuti del 3,9% su base annua (era +6,2% a febbraio). Sul mercato interno i prezzi hanno manifestato un calo del 3,3% rispetto a febbraio e aumentati del 5,4% su base annua (da +8,5% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi hanno registrato un incremento congiunturale modesto (+0,2%) e una crescita tendenziale molto più contenuta e della stessa intensità del mese precedente (+1,1%).

A marzo 2025, fra le attività manifatturiere, l’Istat ha rilevato incrementi tendenziali diffusi di diversa entità: sul mercato interno, il più marcato ha riguardato prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,1%); sul mercato estero, invece, i più elevati sono prodotti chimici (+6,6%) e industria del legno, della carta e stampa (+4,4%), nell’area euro, e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+5,2%), nell’area non euro. Cali tendenziali su tutti i mercati per coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,5% mercato interno, -6,7% area euro, -1,0% area non euro). Sul mercato interno, la crescita su base annua dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas è sostenuta ma in decisa attenuazione (+18,0%, da +28,0% di febbraio).

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