Violenza sulle donne: ConfapiD al Cnel con il presidente nazionale Cristian Camisa
Cheti Ciuto e Luigina Barbuio all’evento del 25 novembre. “Le donne rappresentano oggi in Italia un ricco e potenziale giacimento umano che potrebbe far salire il nostro prodotto interno lordo addirittura di quasi sette punti percentuali”
C’erano anche Cheti Ciuto, Presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Confapi Venezia e Luigina Barbuio, Vicepresidente nazionale vicaria di ConfapiD, all’evento “Ripartiamo dai diritti”, svoltosi lo scorso 25 novembre presso la sede del Cnel a Roma. Presente all’appuntamento anche il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.
«Oggi si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne – ha spiegato – un momento prezioso per ricordare l’importanza di dire un forte ‘no’ a ogni tipo di violenza di genere e per una piena parità a ogni livello. Confapi è impegnata ogni giorno a riconoscere e implementare i diritti delle donne anche in campo lavorativo: non si tratta solo di un dovere etico e sociale, ma significa favorire lo sviluppo, la crescita, la civiltà del nostro Paese. Le donne rappresentano oggi in Italia un ricco e potenziale giacimento umano che, se adeguatamente inserito nel circolo virtuoso del mercato del lavoro, potrebbe far salire il nostro prodotto interno lordo addirittura di quasi sette punti percentuali. Una ricchezza da ogni punto di vista. Ecco perché abbiamo voluto organizzare questo evento al Cnel che rappresenta la casa delle imprese».
Il Presidente di Confapi si è soffermato anche sulla manovra Finanziaria dell’esecutivo.
«Nelle nostre osservazioni presentate al Governo sull’ultima Legge di Bilancio – ha aggiunto Camisa – abbiamo chiesto che vengano introdotte misure più adatte a creare un habitat favorevole non solo al lavoro delle donne ma anche alla loro crescita professionale per infrangere quel tetto di cristallo che ancora oggi limita il loro accesso a posizioni apicali. Basti pensare che nell’universo delle donne che abbandonano il lavoro, il 52% lo lascia a causa della difficoltà nel conciliare vita privata e familiare con l’attività lavorativa, pur avendo tutte le skills e le competenze per continuare a farlo».
Da non dimenticare, infine, l’operato messo in campo per fronteggiare il fenomeno.
«Fra le tante azioni che promuoviamo nel nostro sistema, voglio ricordare il fondo di formazione FAPI che prevede la possibilità di adottare azioni di formazione specifica sulla realizzazione ed esecuzione delle attività di sensibilizzazione, promozione e attuazione delle azioni integrate contro le molestie e le violenze sulle donne nei luoghi di lavoro. Su un totale di circa 7milioni di euro di risorse disponibili, il 10% è stato destinato proprio al finanziamento di questi piani. E già vediamo – ha concluso il Presidente – i primi risultati: su 320 piani presentati ben 50 contengono il riferimento a queste attività, con 391 aziende coinvolte e 12mila lavoratori beneficiari».