Assegno Unico e Universale, una misura a sostegno della genitorialità e natalità
26 Gen 2022

Assegno Unico e Universale, una misura a sostegno della genitorialità e natalità

L’Assegno Unico e Universale è la misura economica, estesa per la prima volta anche ai Professionisti, a sostegno delle famiglie con figli a carico istituito con la Legge Delega 46/2021. Per la sua realizzazione sono state stanziate per il 2022 risorse pari a circa euro 21,6 miliardi.

Assegno_Unico_Universale

La legge 46 del 2021, di iniziativa parlamentare, ha conferito una delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’introduzione dell’Assegno unico e universale. Con l’approvazione del decreto legislativo 21 dicembre del 2021 n. 230, L’Esecutivo ha dato attuazione alla Legge delega introducendo la misura nel nostro ordinamento.

L’Assegno Unico e Universale è una misura destinata a tutte le famiglie, che varrà dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di ciascun figlio fiscalmente a carico. L’entrata in vigore decorre dal 1° marzo 2022, ma già a partire dal 1° gennaio 2022 è possibile farne domanda tramite il sito o il contact center dell’Inps o i patronati.

Fino al prossimo 28 febbraio rimangono vigenti le detrazioni e gli assegni per il nucleo familiare e l’Assegno temporaneo già validi nel 2021. Chi farà domanda entro il 30 giugno 2022 riceverà gli arretrati da marzo.

Lo strumento va ad affiancarsi alle misure rivolte al sostegno di maternità e paternità, già presenti nella legge di Bilancio, nell’ambito delle misure di conciliazione maternità-lavoro.

L’importo varia in base alla condizione economica del nucleo familiare (ISEE valido al momento della domanda), tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

L’Assegno è definito unico poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila. In tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi dell’Assegno previsti dalla normativa.

In particolare, è prevista una quota variabile modulata in modo progressivo: si va da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15mila euro, a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro.

Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità.

 

Tabella Assegno Unico Universale

Importi mensili dell’Assegno Unico Universale e maggiorazioni. Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze

 

Con l’entrata in vigore dell’Assegno unico e universale, a decorrere dal mese di marzo 2022, quindi, sono abrogate le seguenti misure di sostegno alla natalità, in quanto assorbite da questo Assegno che ha l’obbiettivo di semplificare i sostegni in un unico efficace strumento:

  • Premio nascita 800 euro
  • Bonus bebè per i primi 12 mesi di vita
  • Fondo prestiti ai neogenitori
  • Assegni al nucleo familiare
  • Assegno temporaneo e
  • Detrazioni per figli a carico

 

La Presidente di ConfapiD Venezia, il gruppo donne imprenditrici di Confapi Venezia, Bianca Cori, dichiara: “Accogliamo con molto piacere e grande soddisfazione questo nuovo strumento, esteso per la prima volta anche ai Professionisti, che interviene concretamente in modo strutturale universalistico a sostegno delle donne, delle famiglie, dell’occupazione e del lavoro.

Sarà nostra premura sostenere e promuovere questa opportunità alle donne iscritte alla nostra Associazione, monitorando i risultati e i benefici che sicuramente ne deriveranno, al fine di rappresentare nel territorio un’importante sentinella delle condizioni dell’universo femminile, ma non solo, in linea ai nostri obbiettivi statutari.”

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