Decreto lavoro, Confapi: “Rimettere al centro le politiche attive”
17 Mag 2023

Decreto lavoro, Confapi: “Rimettere al centro le politiche attive”

Confapi interviene in audizione al Senato sul “Decreto lavoro”, avanzando con alcune richieste per potenziare la formazione dei giovani e abbattere il costo del lavoro, al fine di superare l’attuale mismatching tra domanda e offerta.

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Confapi ha preso parte all’audizione svoltasi ieri, martedì 16 maggio, presso la 10^ commissione del Senato “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale” per discutere del c.d. “Decreto lavoro”, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

“Da sempre – ha detto Federico Avanzi esperto Confapi sui temi del lavoro – sosteniamo che è indispensabile mettere al centro delle politiche attive del lavoro chi il lavoro, come noi, effettivamente lo crea. Riteniamo che quello in esame dev’essere un primo passo verso una riforma strutturale del mercato del lavoro che consenta, attraverso strumenti di maggiore flessibilità e dinamicità, di superare l’attuale mismatching tra domanda e offerta.”

“Dobbiamo proiettarci – continua Avanzi – verso nuove regole di ingaggio, che non significa negare o comprimere i diritti acquisiti, ma adattarsi al mutamento del mercato. In questo percorso va potenziata la formazione dei giovani, elemento indispensabile per creare quelle professionalità che le nostre imprese richiedono, anche alla luce delle trasformazioni legate alle transizioni gemelle”.

Per Confapi, dunque, se si vuole procedere a un riordino del mercato del lavoro non si può prescindere dal valorizzare la contrattazione collettiva che da sempre costituisce uno strumento di confronto e di innovazione tra organizzazioni datoriali e sindacali.

È necessario, altresì, razionalizzare il numero dei contratti collettivi e contrastare la sottoscrizione di “contratti pirata”. Infine, è necessario abbattere il costo del lavoro che costituisce tuttora un fardello che penalizza sia le imprese che intendono assumere sia i lavoratori. Per questo, Confapi auspica che si proceda in tempi brevi al taglio del cuneo fiscale a favore delle imprese.

Avanzi ha concluso dichiarando che “non siamo certamente contrari a misure di sostegno alle fasce più deboli e fragili del tessuto sociale ed economico così come di coloro che sono in cerca di occupazione. Nonostante ciò, riteniamo prioritario, soprattutto attraverso le opportunità offerte dal PNRR, creare le condizioni per favorire l’assunzione di giovani e la crescita delle imprese, senza gravare ulteriormente sulla spesa pubblica e adeguando a criteri ancor più innovativi sia il sistema di welfare sia quello previdenziale”.

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