Imprese, Camisa (Confapi): Indice Hcob PMI manifatturiero dimostra tenuta sistema industriale. Governo metta al centro le PMI
In Italia cresce l’Indice che misura lo stato di salute delle aziende manifatturiere. Camisa: “Rimarcata la grande resilienza e centralità delle PMI italiane”.
S&P Global ha reso noto l’aggiornamento dell’Indice Hcob Pmi manifatturiero, dato che misura lo stato di salute delle aziende manifatturiere dell’eurozona.
Nonostante una contrazione generalizzata del settore in tutta Europa, l’Indice in Italia è salito a 49,4 punti ad agosto rispetto ai 47,4 di luglio e i 47,8 attesi dal mercato. Benché indichi ancora uno stato di salute precario, agosto ha segnato il terzo mese consecutivo di incremento, avvicinandolo sempre più alla “soglia di non cambiamento” di 50 punti.
L’Indice evidenzia che i produttori italiani hanno continuato ad affrontare difficili condizioni della domanda ad agosto, esitando nell’aumentare i livelli di produzione.
Nonostante ciò, i dati dell’Hcob Pmi mostrano segnali positivi: anche se ancora in territorio di contrazione, produzione, nuovi ordini, acquisti e giacenze dei fattori produttivi sono tutti diminuiti a tassi più deboli. Questo dimostra un approccio più ottimista riguardo al futuro, con le previsioni di produzione risultate le migliori in tre anni.
Il Presidente di Confapi, Cristian Camisa, ha commentato: “In Italia per il terzo mese consecutivo l’Indice Hcob Pmi manifatturiero è salito e si avvicina sempre di più alla soglia dei 50 punti.”
“Nell’Eurozona – dichiara il Presidente di Confapi – male Germania e Francia, mentre meglio dell’Italia ha fatto solo la Spagna, con 50,50 punti trainata dal costo dell’energia. Nei primi sette mesi dell’anno, infatti, il prezzo all’ingrosso dell’elettricità in Spagna è risultato inferiore di ben 39 euro/MWh rispetto a quello italiano.”
“Questi dati – continua – ci portano a rimarcare la grande resilienza delle piccole e medie industrie private che Confapi rappresenta dal 1947 e la necessità che il mondo delle Pmi industriali sia sempre più centrale nelle azioni del Governo.”
“Di contro – conclude Camisa – è sempre più importante una politica energetica chiara che parta dal nucleare e consenta alle nostre imprese di partire ad armi pari con i competitors europei”.