Pensioni, Camisa: “Riforma sia strutturale”
20 Gen 2023

Pensioni, Camisa: “Riforma sia strutturale”

Il Presidente di Confapi Cristian Camisa, in audizione al tavolo tecnico per la riforma delle pensioni, ha ribadito la necessità di dare certezze su tempi e regole per non mettere in difficoltà le aziende nel sostituire competenze specializzate, mettendo al centro il lavoro.

riforma-pensioni-confapi-camisa

“Confapi ritiene fondamentale che la riforma del sistema pensionistico sia strutturale al fine di evitare periodiche modifiche che in passato hanno creato incertezza sia tra i cittadini che tra le imprese”.

Lo ha detto il Presidente di Confapi, Cristian Camisa, nel corso del suo intervento al tavolo sulle pensioni convocato ieri, giovedì 19 gennaio, dal Ministro Marina Elvira Calderone.

Insieme al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali erano presenti all’incontro con le Associazioni datoriali, tra le quali Confapi, e Sindacali, i sottosegretari Claudio Durigon (Lavoro) e Federico Freni (Economia e Finanze), i vertici dell’Inps e l’ufficio legislativo del Ministero della Pubblica Amministrazione.

All’attenzione del confronto è stato portato l’attuale quadro della spesa pensionistica, anche in un’ottica di evoluzione del sistema all’interno del quale si dovrà tenere conto degli scenari demografici in Italia, dei cambiamenti nei modelli organizzativi delle imprese e della congiuntura economica attuale.

“È necessario dare certezze su tempi e regole – ha sottolineato Camisa – per evitare, come è successo nel recente passato, anche pensionamenti troppo anticipati che hanno comportato difficoltà per le aziende nel sostituire competenze specializzate. Bisogna rendere il mercato del lavoro più flessibile che è la conditio sine qua non per assicurare un ricambio generazionale non traumatico all’interno delle nostre imprese.

Un tale sistema – ha ribadito Camisa – può essere garantito solo se al centro delle azioni politiche di oggi c’è lo sviluppo industriale, la competitività e il lavoro. Senza il lavoro, senza la possibilità per i giovani di entrare in un circuito virtuoso, senza politiche industriali di ampio respiro, gli aggiustamenti al nostro sistema di welfare possono essere solo limitati”.

“Lo Stato – ha aggiunto Camisa – deve garantire pensioni minime dignitose, in particolare a quei cittadini che in questa fase hanno subito un forte decremento del loro potere di acquisto. In Italia occorrerebbe legare le politiche previdenziali a quelle della natalità per favorire anche a lungo termine l’equilibrio del sistema. Solo invertendo il trend che nel 2050 sarà di un pensionato ogni lavoratore potremo continuare a garantire prestazioni pensionistiche adeguate a quelle persone che hanno lavorato e hanno contribuito alla crescita del nostro Paese.

Siamo pronti – ha concluso il presidente di Confapi – a dare il nostro contributo su un tema fondamentale per il presente e per garantire anche in futuro un’equità generazionale”.

Tutti gli articoli