Rapporto Draghi, Camisa (Confapi): PMI siamo al centro nuova strategia UE
Nel report presentato da Mario Draghi circa 170 proposte “attuabili fin da subito” per un cambiamento radicale dell’Europa. Investimenti, riforme e crescita i pilastri sui quali lavorare.
L’ex premier italiano, Mario Draghi, in conferenza stampa congiunta con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha presentato il Rapporto sulla competitività europea, ponendo l’accento sulle criticità e le opportunità da cogliere.
La prima cosa che si evince dal rapporto è che la sfida per il rilancio della competitività è urgente e ineludibile e che l’unico modo per affrontarla è crescere e diventare più produttivi, preservando valori e diritti fondamentali senza i quali l’Europa “avrà perso la sua ragione d’essere”.
Tuttavia, per diventare più produttiva l’Europa dovrà “cambiare radicalmente”, scrive Mario Draghi, sottolineando che la produttività “è una sfida esistenziale per l’Ue”.
Confapi è intervenuta sul tema con il presidente nazionale Cristian Camisa, il quale ha dichiarato: “Il Rapporto Draghi offre un’analisi puntuale delle sfide che l’Europa deve affrontare per essere competitiva a livello globale, mettendo in luce temi cruciali per le Pmi industriali. Essendo tutt’oggi il cuore pulsante del tessuto produttivo europeo, si trovano spesso ad affrontare barriere significative come l’alto costo dell’energia, la scarsità di materia prime, la burocrazia soffocante”.
“Il nostro auspicio – sottolinea Camisa – è che le numerose raccomandazioni del rapporto vengano rapidamente tradotte dalla nuova Commissione in azioni concrete affinché le piccole e medie imprese possano competere e innovare. Per quanto riguarda il costo dell’energia si raccomanda un intervento deciso per fare sì che i benefici della decarbonizzazione vengano trasferiti agli utenti finali attraverso una serie di azioni di breve e medio periodo che alleggeriscano il fardello che grava sulle imprese. Non possiamo più permetterci di essere penalizzati da un mercato unico frammentato e da politiche energetiche che aumentano i costi senza offrire reali benefici alle imprese. L’Italia deve procedere senza indugi allo sviluppo del nucleare di ultima generazione affinché il nostro Paese non parta con svantaggi competitivi che rendono sempre più complicato produrre in Italia”.
Per il Presidente di Confapi “anche sul Green Deal è necessario un immediato cambio di rotta. Da tempo sosteniamo che la sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con quella economica, senza continuare a penalizzare le nostre imprese manifatturiere sui mercati internazionali. È urgente, inoltre, di una semplificazione normativa a partire dal livello europeo. Le nostre imprese non possono essere schiacciate dalla burocrazia.
“Ben venga, conclude Camisa, una rinnovata stagione di semplificazione della regolamentazione anche utilizzando l’intelligenza artificiale per ridurre i casti di conformità e amministrativi delle Pmi industriali”.
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