Fondo Nuove Competenze, rifinanziato il Piano per la formazione dei lavoratori
06 Lug 2022

Fondo Nuove Competenze, rifinanziato il Piano per la formazione dei lavoratori

Rifinanziato per il 2022 il fondo rivolto ai lavoratori delle imprese che hanno stipulato intese o accordi collettivi con le organizzazioni sindacali di rimodulazione dell’orario di lavoro, in risposta alle innovazioni di processo, prodotto o di organizzazione degli occupati.

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Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato nelle scorse settimane il Decreto di adozione del piano nazionale nuove competenze.

Il Piano ha l’obiettivo di riorganizzare la formazione dei lavoratori in transizione e disoccupati, mediante il rafforzamento del sistema della formazione professionale e la definizione di livelli essenziali di qualità per le attività di upskilling e reskilling in favore dei beneficiari di strumenti di sostegno (NASPI e DIS-COLL), dei beneficiari del Reddito di cittadinanza e dei lavoratori che godono di strumenti straordinari o in deroga di integrazione salariale (CIGS, cassa per cessazione attività, trattamenti in deroga nelle aree di crisi complessa).

Integrerà anche altre iniziative, riguardanti le misure in favore dei giovani, quale il rafforzamento del sistema duale e dei NEET (giovani sotto i 29 anni disoccupati e non inseriti in un percorso di istruzione o di formazione).

Tre i programmi guida inseriti nel Piano:

  • il Programma GOL, dedicato ai disoccupati beneficiari del Programma, a favore dei quali è previsto un intervento di aggiornamento o riqualificazione;
  • il Sistema Duale per i giovani tra i 15 e i 25 anni;
  • il Fondo Nuove Competenze rivolto ai lavoratori delle imprese che hanno stipulato intese o accordi collettivi con le organizzazioni sindacali di rimodulazione dell’orario di lavoro, in risposta alle innovazioni di processo, prodotto o di organizzazione degli occupati.

 

Le ore di formazione vengono coperte dal contributo del Fondo, compresi contributi assistenziali e previdenziali. Per quest’ultima misura è arrivato il rifinanziamento che prevede uno stanziamento totale di 700 milioni di euro a disposizione delle imprese: 200 milioni di euro andranno a sostenere progetti già presentati nel 2021 e che non erano stati finanziati a causa dell’esaurimento dei fondi previsti, altri 500 milioni saranno utilizzati per aprire nuovi bandi nei prossimi due anni.

I criteri di accesso verranno ridefiniti a breve con un decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Le nuove modalità per l’accesso al contributo verranno pubblicate sul sito di Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro).

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