Infrastrutture, la posizione di Confapi sulla “Via del Mare”
07 Mar 2024

Infrastrutture, la posizione di Confapi sulla “Via del Mare”

Il Presidente Zecchinel: “Le opere pubbliche, in particolare le infrastrutture stradali, sono propedeutiche allo sviluppo economico di un territorio.”

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Si è sviluppato, nel corso di queste settimane, un ampio dibattito relativamente al progetto denominato “Via del Mare: collegamento A4 – Jesolo e litorali”, una nuova e strategica rete stradale che si pone l’obbiettivo di migliorare la viabilità di accesso al litorale veneziano, nonché di deflusso verso l’entroterra veneto, consentendo di sostenere meglio il flusso turistico, soprattutto durante le feste e nella stagione estiva.

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo tratto autostradale della lunghezza di 18,6 chilometri circa, a due corsie per senso di marcia, oltre a quella di emergenza, tra il nuovo casello autostradale di Meolo, lungo la A4, e il Comune di Jesolo, fino alla rotatoria “della Frova”.

Anche le Associazioni di Categoria hanno progressivamente espresso le proprie posizioni, con un giudizio in merito ad un progetto risalente ormai al 2012, affidato dalla Regione Veneto per la realizzazione, tramite la modalità Project Financing, al Consorzio SIS. L’atto di concessione, infatti, non prevede contributi pubblici.

Il Presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel, ha dichiarato: “Le opere pubbliche, in particolare le infrastrutture stradali, sono propedeutiche allo sviluppo economico di un territorio. In Italia le imprese, infatti, si posizionano e stabiliscono lunghe arterie di grande scorrimento e non si può prescindere da ciò.

Il beneficio della Via del Mare, oltre a razionalizzare l’accesso al Litorale in favore dell’economia turistica e dell’indotto, pertanto, potrebbe essere volano nei prossimi decenni anche per il settore manifatturiero. A tal proposito, siamo consapevoli anche dell’importanza e della necessità di un piano chiaro e dettagliato delle opere complementari e di viabilità secondaria a supporto dell’infrastruttura maggiore.”

Zecchinel ha poi aggiunto: “Un nuovo asse stradale comporta senz’altro la messa in sicurezza del traffico delle persone e delle merci, nonché, da non sottovalutare, la salvaguardia idrogeologica del territorio. Confapi, come Confederazione delle Piccole e Medie Industrie private, quindi, esprime una valutazione sotto il profilo economico attuale ma anche prospettico, facendosi portavoce delle istanze delle imprese del territorio.”

Il Presidente, infine, ha apprezzato le iniziative di coinvolgimento attivo dei giorni scorsi da parte dei Comuni di Meolo e di San Donà di Piave.

“Condividiamo la proposta di estensione del Tavolo di concertazione a cittadini e Comuni – ha affermato Zecchinel – ma abbiamo ritenuto imprescindibile il coinvolgimento delle categorie economiche delle due Province interessate al percorso, come sta avvenendo. Ringraziamo il Sindaco Daniele Pavan e il Sindaco Alberto Teso, dunque, per l’apertura al dialogo”.

Il progetto presenta alcune criticità condivise, alle quali Amministrazioni Comunale e Associazioni, congiuntamente, stanno chiedendo di porre rimedio. In particolare, a monte, nel tratto stradale che dal Casello autostradale di Meolo conduce verso la rotatoria della “Fossetta”, in quanto l’insufficiente attuale sedime stradale della “Treviso-Mare” creerebbe un inevitabile imbuto; a valle, a Jesolo nel tratto tra la rotatoria denominata “Frova” di raccordo tra la S.R. 43 e la S.p. 42, fino allo snodo dello stadio comunale “A. Picchi”, anch’esso a sole due corsie in quanto semplice strada a singola corsia per senso di marcia. In mezzo, in prossimità della frazione di Santa Maria di San Donà di Piave, la nuova arteria taglierebbe fuori il centro abitato, costringendo i residenti ad un lungo tragitto per immettersi nel nuovo percorso e uscirne.

Pure Cavallino-Treporti, infine, non vedrebbe risolti i problemi di traffico, in quanto obbligato al passaggio per il Lido di Jesolo, confluendo tutto lo scorrimento dei mezzi a motore nell’attuale arteria limitata.

Per quanto riguarda i pedaggi, infine, verranno introitati dal concessionario e saranno di circa 2,50 euro per le auto e 4,50 euro per i mezzi pesanti. Sono previste esenzioni, per l’intera durata della concessione, per tutti i Comuni interessati dall’opera, quali Roncade, Meolo, Musile di Piave, San Donà di Piave, Fossalta di Piave, Eraclea, Jesolo e Cavallino-Treporti oltre che per Treviso, San Biagio di Callalta, Monastier e Silea per i primi due anni.

Tra le opere in programma lungo il tracciato, l’attraversamento della autostrada A4, l’adeguamento e ampliamento dell’esistente cavalcaferrovia sulla linea Venezia-Trieste ed il nuovo ponte sul fiume Piave Vecchia.

Il Presidente Zecchinel, tuttavia, è chiaramente convinto della necessità di proseguire nella realizzazione dell’opera, chiosando così: “Era prevista ancora 13 anni fa, ma se si aspetta ancora se ne riparlerà fra altri 13.”

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