Lavoro, in Veneto nel mese di marzo bilancio occupazionale positivo per 17.800 posti di lavoro
23 Apr 2024

Lavoro, in Veneto nel mese di marzo bilancio occupazionale positivo per 17.800 posti di lavoro

Il turismo traina l’andamento positivo del mercato del lavoro veneto. Continua a soffrire l’industria, in particolare il metalmeccanico e alcuni comparti del Made in Italy.

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Nel primo trimestre 2024 il mercato del lavoro veneto ha registrato un saldo positivo pari a +28.200 posizioni lavorative dipendenti, grazie soprattutto al bilancio occupazionale del mese di marzo che ha registrato 17.800 posti di lavoro guadagnati; un risultato migliore rispetto a quello dell’anno scorso (+17.300). Le assunzioni sono in linea con quelle del 2023, mentre le cessazioni registrano un lieve aumento (+1%), dovuto soprattutto alla crescita dei licenziamenti.

A crescere nell’ultimo periodo sono soprattutto i contratti a tempo determinato (+16.400 nell’ultimo mese, +19.000 da inizio anno), che beneficiano dei primi effetti sul turismo delle riaperture primaverili e dell’anticipo delle festività pasquali. Il tempo indeterminato, seppure in terreno positivo (+8.800 nel 2024), registra invece una brusca frenata rispetto al 2023, mentre l’apprendistato si conferma in calo e si mantiene su volumi piuttosto contenuti (+500).

Veneto. Posizioni di lavoro dipendente nel settore privato. Variazioni mensili gennaio 2019 – marzo 2024. Var. cumulata (gennaio 2019=0)

Veneto. Posizioni di lavoro dipendente nel settore privato. Variazioni mensili gennaio 2019 – marzo 2024. Var. tendenziale annualizzata

L’incidenza delle assunzioni a part-time continua a essere particolarmente elevata: 34% nell’ultimo mese e in progressivo rafforzamento per entrambi i generi (50% per le donne, 22% per gli uomini).

Il saldo trimestrale è positivo in tutte le province del Veneto, con l’eccezione di Belluno (-700), dove incidono gli effetti della chiusura della stagione invernale, ed in leggero ridimensionamento rispetto allo scorso anno a Vicenza (+1.694), Padova (+3.246) e Treviso (+2.315). In crescita invece Venezia Verona, che nei primi tre mesi dell’anno registrano rispettivamente 10.087 e 9.956 posizioni di lavoro in più, grazie in particolare all’andamento dei servizi turistici.

Dal punto di vista settoriale, i dati riferiti al primo trimestre dell’anno mostrano bilanci positivi per tutti i macrosettori. Per l’agricoltura il saldo è di +4.300 posti di lavoro, con un aumento delle assunzioni pari al +6,9%. Segno più anche nell’industria, che presenta però un bilancio occupazionale più che dimezzato rispetto allo scorso anno e un calo delle assunzioni dell’8,4%. Andamento negativo soprattutto nel metalmeccanico (-16,7%) e in alcuni comparti del made in italy, a partire dal sistema moda e dal legno mobilio.

In controtendenza le costruzioni, che nonostante un saldo lievemente inferiore a quello del 2023, evidenziano un aumento delle assunzioni del 4,5%. Meglio i servizi, che trainati da turismo (11.470 posti di lavoro in più e +8,3% delle assunzioni) e commercio (+580 posti e +4,7% di assunzioni) registrano complessivamente 18.700 posti di lavoro in più nel trimestre e un aumento delle assunzioni pari al +2,7%.

Tra gennaio e marzo, gli ingressi in condizione di disoccupazione sono stati complessivamente 32.100, in linea con quelli dell’anno precedente. Si riduce in particolare il numero dei nuovi disoccupati, ovvero coloro che hanno cessato un rapporto di lavoro, mentre aumenta quello delle persone alla ricerca del primo impiego (inoccupati).

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