Sicurezza sul lavoro, Confapi al tavolo con il Ministro Calderone
26 Giu 2023

Sicurezza sul lavoro, Confapi al tavolo con il Ministro Calderone

Il Vicepresidente di Confapi, Francesco Napoli, al tavolo ministeriale sulla sicurezza sul lavoro: “Il nostro sistema di tutela della sicurezza e della legalità del lavoro si traduce spesso in una iperburocratizzazione delle procedure”.

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Il Vicepresidente di Confapi, Francesco Napoli, ha preso parte alla riunione svoltasi giovedì 22 giungo scorso, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sul tema della sicurezza sul lavoro.

Nel corso del tavolo, al quale hanno preso parte il Ministro Marina Calderone e il Viceministro Maria Teresa Bellucci, è stato annunciato l’ingresso in forza all’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) di 983 ispettori tecnici, i quali prenderanno servizio nei primi giorni di luglio 2023. A questi si aggiungeranno 42 carabinieri ispettori del lavoro, impegnati al momento in attività di formazione.

Nel presentare il monitoraggio sull’attività di controllo da parte dell’INL, è emersa la crescita dell’8% delle ispezioni nel primo trimestre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022. Secondo le stime, invece, per i primi sei mesi di quest’anno, gli accessi ispettivi salgono al 26,3%.

Circa il tema dell’irregolarità in materia di sicurezza, attraverso l’attività di intelligence indirizzata verso situazioni potenzialmente più a rischio, le ispezioni di questi primi mesi del 2023 hanno riscontrato irregolarità nell’86% dei casi (+3% rispetto al 2022).

“Il nostro sistema di tutela della sicurezza e della legalità del lavoro – ha detto Napoli nel suo intervento – soffre di un alto tasso di regolazione normativa e di un basso livello di effettività della prevenzione e della repressione, traducendosi spesso in una iperburocratizzazione delle procedure.

“Crediamo opportuno – ha continuato Napoli – rendere conveniente per l’imprenditore ammodernare i macchinari e gli strumenti di lavoro acquisendone di nuovi, non solo più efficienti in termini di produttività, ma anche a livello di sicurezza. Sarebbe anche necessario ipotizzare percorsi di formazione non generici e burocratici, ma tarati sulle mansioni specifiche”.

“Come Confapi – ha concluso il vicepresidente – condividiamo le idee del Governo di rafforzare le misure di sicurezza dei giovani che svolgono apprendistato, cosa che favorirebbe anche un matching migliore tra domanda e offerta. Sarebbe auspicabile, inoltre, sviluppare parallelamente alla prevenzione la cultura della sicurezza, che dovrebbe partire dalle scuole e quindi diventare una vera e propria materia scolastica”.

Tra le altre proposte portate da Confapi al tavolo ministeriale:

  • l’introduzione di uno strumento ispettivo collaborativo, teso alla prevenzione rispetto a quello attualmente previsto che è eminentemente sanzionatorio;
  • la detassazione delle spese per la sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • la semplificazione del Documento di valutazione dei rischi.
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