La CCIAA Venezia Rovigo presentati i dati della demografia d’impresa e dell’export 2022
15 Feb 2023

La CCIAA Venezia Rovigo presentati i dati della demografia d’impresa e dell’export 2022

Crescono complessivamente le imprese a conduzione straniera (+1,6% sul 2021). A Venezia e Rovigo aumentano le attività professionali, scientifiche e tecniche (+4% Venezia, +3,1% Rovigo). Export e Turismo trascinano la ripresa.

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Sono stati presentati martedì 14 febbraio scorso, in conferenza stampa a Mestre, presso la sede camerale di via Forte Marghera 151, i dati della demografia d’impresa e dell’export 2022 della Camera di Commercio di Venezia Rovigo.

Dopo i saluti del Presidente Massimo Zanon, il quale ha introdotto il nuovo Segretario Generale Dott.ssa Emanuela Fattorel, già dirigente di lunga esperienza all’interno del sistema camerale presso la Camera di Commercio di Pordenone Udine, la conferenza stampa è proseguita con la presentazione dei dati sulla demografia di impresa dell’anno 2022 a cura della Dott.ssa Marzia Polles e dal Dott. Jacopo Faggin dell’Ufficio Comunicazione / Statistica della Camera di Commercio di Venezia Rovigo.

A fine dicembre 2022, le province di Venezia e di Rovigo contano 118.508 localizzazioni attive, di cui 89.932 sedi di imprese e 28.576 unità locali. Rispetto al trimestre precedente, si osserva un lieve calo dello 0,6%, corrispondente a -693 unitàanalogo al calo percentuale su base annuale, con 715 localizzazioni attive in meno rispetto al 4° trimestre del 2021. A fronte di una contrazione delle sedi d’impresa del -1,1% a livello tendenziale, si riscontra, in positivo, il dato relativo all’aumento delle unità locali dipendenti dell’1,1%.

Tale fenomeno si ricollega alla tendenza alla progressiva strutturazione delle imprese, confermata dall’aumento delle società di capitali che crescono del 3,3% nell’ultimo anno (+3,2% per Venezia e +3,5% per Rovigo) e dall’incremento dell’8,1% delle imprese con più di 50 addetti, tra quelle con sede legale nei territori di Venezia e Rovigo (+6,9% per Venezia e +13,6% per Rovigo).

Un aumento tendenziale interessante caratterizza le sedi di impresa a conduzione straniera, che contano 166 ulteriori unità (+1,6%) nel confronto su base annuale; forte crescita anche su dicembre 2019, con +444 unità.

In lieve crescita anche le imprese giovanili, che contano 9 localizzazioni in più rispetto al medesimo periodo del 2021, con un incremento dello 0,1%, invertendo la tendenza registrata fino al 2020.

Le imprese a conduzione femminile contengono il calo entro lo 0,6%, con una perdita assoluta di 117 unità rispetto a dicembre 2021, e di 215 unità rispetto al 2019.

Andamento simile per le imprese artigiane che ammontano a 24.172 unità, per le quali il calo si mantiene entro lo 0,7% (-173 unità) rispetto al 4° trimestre del 2021, con contrazioni più contenute rispetto agli anni precedenti.

Dando uno sguardo al bilancio sulla nati-mortalità di impresa, le iscrizioni tra gennaio e dicembre 2022 sono aumentate dello 0,2% rispetto a quelle del 2021, e le cessazioni non d’ufficio sono cresciute del 3,9%, segno di un parziale superamento dell’effetto “congelamento” riscontrato dall’inizio della pandemia; il saldo risulta comunque positivo per 379 unità.

Con riferimento al mercato del lavoro, nel 2022 le assunzioni recuperano i livelli pre-pandemia, ma riprendono anche le cessazioni. Il saldo di fine anno è comunque positivo di 5.861 posizioni lavorative per Venezia e di 1.013 per Rovigo. Calano notevolmente anche le ore di cassa integrazione autorizzata rispetto al 2020 e 2021, pur rimanendo su livelli superiori al 2019.

I dati relativi al movimento turistico, aggiornati ad ottobre 2022, sono in notevole ripresa rispetto al 2021 con le presenze che crescono del 30,1% per Venezia (che assorbe il 54,6% delle presenze regionali) e del 6,1% per Rovigo. Ciò nonostante, si devono ancora raggiungere i livelli del 2019 (-7% per Venezia e -7,6% per Rovigo).

Sono poi stati presentati i dati relativi al commercio estero al III trimestre 2022, che vedono le esportazioni in crescita, rispetto allo stesso periodo del 2021, del 29,1% (+37% sul 2019) e si stabiliscono sul valore assoluto di 6,5 miliardi di euro, 1,7 miliardi di euro in più rispetto al periodo pre-Covid (il report è reperibile al link https://www.dl.camcom.it/dati-economici-e-statistici/statistica/studi-e-pubblicazioni/commercio-estero).

Le imprese nella Città Metropolitana di Venezia 

Nel Veneziano si contano, alla fine dell’annualità 2022, 90.178 localizzazioni di impresa attive, dato in lieve calo dello 0,3% rispetto al 2021 (-250 unità), con +1,3% di unità locali e -0,8% per quanto riguarda le sedi di impresa. Da notare comunque il recupero di 104 localizzazioni rispetto a dicembre 2019, corrispondente periodo pre-pandemico.

Posando lo sguardo sui principali settori di attività, nel confronto su base annuale sono positivi i dati per il comparto delle attività professionali, scientifiche e tecniche che registra un incremento del 4,1% delle localizzazioni attive rispetto al 2021 (+145 unità). Aumentano di 142 unità (+2,7%) gli insediamenti nel settore delle attività immobiliari. Le costruzioni, che hanno continuato a beneficiare degli incentivi fiscali, salgono dello 0,6%, corrispondente a +70 unità. A seguire, gli incrementi tendenziali in termini assoluti riguardano anche i seguenti settori:

  • servizi di alloggio e ristorazione (+0,1%);
  • informazione e comunicazione (+1%);
  • noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (+1%);
  • sanità e assistenza sociale (+4,6%);
  • attività sportive, artistiche e di intrattenimento (+0,4%);
  • altre attività di servizi (+0,6%). 

 

In rosso rispetto all’anno precedente, invece, i settori del commercio (-1,9%, -465 unità), dell’agricoltura (-3,1%, -239 unità), dei trasporti (-0,6%, -24 unità), dell’industria (-0,2%, -18 unità) e delle attività finanziare e assicurative (-1,4%, -33 unità).

Rispetto al 2021, il calo delle sedi di impresa si contiene entro lo 0,8% complessivamenteTra queste, però, le imprese a conduzione straniera contano 201 localizzazioni attive in più (+2,4%) e ben 604 se si allarga il confronto con il 2019, mentre le imprese giovanili crescono dell’1,3% con 64 ulteriori unità, proseguendo il trend di recupero iniziato nel 2021. Anche le imprese femminili risultano in aumento dello 0,1% rispetto all’anno precedente, con 9 unità in più e con +82 imprese rispetto al 2019. Le imprese artigiane, infine, segnano un +0,1%, corrispondente a +26 unità, rispetto all’anno precedente, ma risultano in flessione di 43 unità rispetto al 2019.

Passando all’analisi della nati-mortalità imprenditoriale, tra gennaio e dicembre 2022, nella Città Metropolitana di Venezia si osserva una lieve flessione nel numero delle iscrizioni di nuove imprese rispetto al medesimo periodo del 2021. Se ne contano 4.110, lo 0,8% in meno rispetto all’anno precedente. Contemporaneamente aumentano le cessazioni non d’ufficio (+3,4% rispetto al 2021) che riprendono dopo il “congelamento” registrato nel periodo Covid. Il saldo tra i due dati è comunque positivo e si attesta a quota 484.

Le imprese nella provincia di Rovigo

Nella provincia di Rovigo si conferma il trend di contrazione delle localizzazioni osservato anche nello scorso trimestre. A fine dicembre 2022 si contano 28.330 localizzazioni di impresa attive, con 465 unità in meno (-1,6%) rispetto al 2021.

Analizzando i principali macro settori di attività, il confronto su base annuale è per alcuni comparti in crescita, seppur lieve e riguardano i seguenti settori:

  • attività professionali, scientifiche e tecniche (+3,2%)
  • attività immobiliari (+1,2%)
  • istruzione (+10,6%).

 

Il confronto è invece negativo per i seguenti settori: commercio (-2,4%); agricoltura, (-1,8%); industria, con un calo di 76 unità (-2,6%); costruzioni (-2,1%), attività di alloggio e ristorazione (-2,7%) e trasporti (-4,4%).

Nonostante la diminuzione delle sedi d’impresa del 2%, rispetto al 2021, si segnala una tendenza alla progressiva strutturazione delle imprese, confermata dall’aumento delle società di capitali che crescono del 3,5% e dall’incremento del 13,6%delle imprese con più di 50 addetti, tra quelle con sede legale nel rodigino.

Guardando ai dati sulle compagini imprenditoriali delle sedi di impresa, si nota una ripresa nell’ultimo trimestre per le imprese a conduzione straniera, che crescono del 1,1% invertendo la marcia rispetto alla diminuzione del 1,6% registrata a dicembre 2021.

Anche per le imprese giovanili il dato dell’ultimo trimestre è in crescita del 3,5%, nonostante la variazione sull’anno precedente risulti negativa (-3,2% tendenziale). Più lieve il calo delle imprese femminili, in diminuzione del 2,2% rispetto a dicembre 2021, mentre per le imprese artigiane si registra una contrazione del 3,4%rispetto al 2021.

Con riferimento, infine, alla nati-mortalità d’impresa, nel periodo gennaio-dicembre 2022 si contano nel Rodigino 1.192 iscrizioni di nuove imprese, in crescita del 3,8% rispetto al medesimo periodo del 2021. Le cancellazioni non d’ufficio, che ammontano a 1.297, sono, in salita del 5,3% su base annuale e portano ad un saldo negativo di 105 sedi d’impresa.

 

Il Presidente Zanon ha dichiarato: “Nonostante il difficile contesto economico, complessivamente il sistema imprese regge e rincuorano la ripresa dell’export, del turismo ed il conseguente recupero delle assunzioni. Come Camera di Commercio continuiamo a sostenere imprese e consumatori con servizi ad hoc, bandi ed iniziative che toccano diversi ambiti: dal turismo all’orientamento scuola – lavoro, alla prevenzione della crisi d’impresa, alla digitalizzazione, alla sostenibilità e alla legalità”.

Il Presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel, ha commentato così l’approfondita analisi: “Ringraziamo la struttura camerale per l’importante lavoro svolto, al fine di delinearci il quadro generale e specifico dello stato di salute delle nostre imprese, alle prese con costanti sollecitazioni e repentini mutamenti.

Possiamo guardare al prossimo futuro con un certo ottimismo, partendo dalla consapevolezza e dalla convinzione che si possano superare le criticità economiche e sociali solamente investendo nella capacità di generare valore delle nostre imprese, ossature del sistema produttivo del nostro territorio.”

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