Lavoro, oltre 507mila assunzioni previste a luglio dalle imprese italiane
23 Lug 2024

Lavoro, oltre 507mila assunzioni previste a luglio dalle imprese italiane

Nel veneziano il 63% dei nuovi ingressi è previsto nelle imprese con meno di 50 dipendenti; tra le professioni più ricercate figure impiegatizie nell’ambito del commercio e dei servizi e operari specializzati. Mismatch domanda-offerta al 52%.

assunzioni previste imprese luglio 2024

Il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, evidenzia che in Italia saranno 507mila i contratti di assunzione offerti dalle imprese a luglio e 1,3 milioni nel trimestre luglio-settembre, con una contrazione della domanda di lavoro di circa 78mila contratti rispetto a luglio 2023 (-13,3%).

Nel suo complesso l’industria ha in programma di assumere circa 135mila profili nel mese (-15mila; -9,8% rispetto allo scorso anno) e 371mila nel trimestre (-34mila; -8,3% rispetto a un anno fa). Nello specifico, il comparto del manifatturiero è alla ricerca di circa 88mila lavoratori nel mese e 236mila nel trimestre, mentre le industrie della meccatronica ricercano 21mila lavoratori nel mese e 59mila nel trimestre, seguite dalle industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (20mila nel mese e 48mila nel trimestre) e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo (15mila nel mese e 42mila nel trimestre). In calo anche la domanda di lavoro proveniente dal comparto delle costruzioni (-18,2% rispetto a luglio 2023).

Sono invece 373mila i contratti di lavoro offerti dal settore dei servizi nel mese in corso (-63mila; -14,5% rispetto a un anno fa), trainati dal turismo, il quale continua ad offrire le maggiori opportunità di impiego con circa 125mila lavoratori ricercati nel mese e 265mila nel trimestre.

Permane, tuttavia, la difficoltà di reperire nuovo personale per oltre 245mila assunzioni a luglio (il 48,4% del totale), confermando come causa prevalente la “mancanza di candidati” con una quota del 32,3%, mentre la “preparazione inadeguata” si attesta al 12,7%. I gruppi professionali con mismatch più elevato sono gli operai specializzati (65,7% la quota di entrate difficili da reperire), le professioni tecniche (54,3%), i Dirigenti e le professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione (51,1%).

La forma contrattuale maggiormente proposta risulta essere il tempo determinato con 304mila unità, pari al 59,9% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (92mila, 18,1%), in aumento, questi ultimi, dell’1,5% rispetto al luglio 2023.

In calo rispetto allo scorso anno la domanda di lavoratori immigrati con circa 97mila ingressi programmati nel mese, pari al 19,0% del totale.

Nel mese, a livello territoriale, sono in calo di circa 24mila unità le assunzioni previste nel Nord est. Tra le regioni che registrano le più ampie flessioni si segnala anche il Veneto, con circa 9mila assunzioni in meno.

Focus Città Metropolitana di Venezia

Nel territorio veneziano saranno programmate dalle imprese 9780 entrate, contro le 43.800 previste a livello regionale.

Tali ingressi si concentreranno per l’84% nel settore dei servizi e per il 63% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

Tra le figure più ricercate rientrano le “Professioni commerciali e dei servizi” (47%) e gli “Operari specializzati e conduttori impianti” (19%); tuttavia in 52 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.

Nel 23% dei casi le entrate saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

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