Export Venezia-Rovigo, 4,39 miliardi di euro generati dalle imprese nel primo semestre del 2023
18 Ott 2023

Export Venezia-Rovigo, 4,39 miliardi di euro generati dalle imprese nel primo semestre del 2023

Valori generalmente stazionari rispetto al 2022 nell’export e importazioni che calano per effetto del riassestamento dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime e del rallentamento dell’inflazione. Saldo import – export in recupero.

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La Camera di Commercio di Venezia-Rovigo ha pubblicato i dati dell’import-export nella Città Metropolitana di Venezia e nella Provincia di Rovigo per il secondo trimestre del 2023 (primo semestre 2023).

Dall’analisi dei dati emerge che, nel corso del primo semestre 2023, i valori dell’export generati dalle imprese del territorio di Venezia e Rovigo raggiungono 4,39 miliardi di euro, con un’incidenza del 10,4% sul totale delle esportazioni regionali. I valori rimangono stazionari rispetto allo stesso periodo del 2022 ed in aumento del 33,8% rispetto al 2021. Tuttavia, il risultato è leggermente inferiore sia alla media nazionale (+4,2%) sia alla media regionale (+3,2%).

Rispetto al primo semestre del 2022, a Venezia e Rovigo, diminuiscono del 22,7% le importazioni, attestandosi su un valore di 6,46 miliardi di euro. Crescono, invece, rispetto allo stesso periodo del 2021, segnando un +61%. La diminuzione del valore delle importazioni è da imputarsi al progressivo riassestamento dei costi delle bollette energetiche e delle materie prime sui mercati internazionali.

La contribuzione di Venezia e Rovigo all’import del Veneto scende dal 23,1% del secondo trimestre 2022 al 19,4% dello stesso periodo dell’anno in corso. La diminuzione dei valori dell’import è imputabile alle minori importazioni di gas naturale a Rovigo e il calo di flussi di prodotti chimici e prodotti siderurgici a Venezia.

Il saldo import export del secondo trimestre 2023 è negativo per circa 2 miliardi di euro, ma lontano dal dato 2022 che si aggirava attorno a -3,98 miliardi di euro.

Import-export a Venezia

Le esportazioni della Città Metropolitana di Venezia, nel primo semestre 2023, raggiungono 3,45 miliardi di euro, rimanendo stabili rispetto al 2022 (+0,7%), con un incremento di 24,5 milioni di euro. Si registra, invece, una crescita del 40,8% comparando i dati 2023 a quelli del 2021, anno fortemente condizionato dalla pandemia Covid-19.

Tra i settori in crescita spicca quello della moda, con un aumento del 17,1% nei flussi di esportazione rispetto all’anno precedente (+87 milioni di euro in valori assoluti).

L’Europa rimane la principale destinazione delle esportazioni veneziane, rappresentando il 69,8% dell’export metropolitano (+1,2% sul 2022 e +34,4% sul 2021).

Si segnala, inoltre, la crescita dei volumi delle esportazioni verso la Cina (+72,7% sul 2022), grazie alle performance delle voci metalli di base preziosi (+160,2%), macchine di impiego generale (+2.705,1%) e, anche se con valori inferiori, delle calzature (+168,8%).

Circa le importazioni si registra una diminuzione del 15,1% in valori assoluti sul 2022 (-635,9 milioni sull’anno precedente) ed un rialzo del 30,2% rispetto al 2021.

In proposito, il valore degli acquisti di prodotti petroliferi raffinati, che costituiscono il 23,2% del totale dell’import provinciale, è cresciuto del 6,2% rispetto al secondo trimestre del 2022. L’Arabia Saudita è diventata il principale fornitore, con un aumento del 103,8% rispetto al 2022, per approvvigionamenti che ammontano ad oltre 301,2 milioni di euro.

Import-export a Rovigo

Nel periodo gennaio – giugno 2023 le esportazioni dalla provincia di Rovigo hanno totalizzato 938,6 milioni di euro, in diminuzione del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma in crescita del 13% sul 2021.

La prima voce dell’export polesano rimane il settore articoli in materie plastiche, in diminuzione del 18,6% rispetto allo stesso periodo del 2022 a causa della contrazione dei flussi verso i mercati tradizionali di Germania e Francia. Tuttavia, rispetto al 2021 il dato è in crescita del 6,2%.

Si segnala, inoltre, l’ottima performance di due importanti settori dell’economia polesana: macchine per l’agricoltura e silvicoltura e altre macchine per impieghi speciali. Il primo segna una crescita del 21,3% (oltre 10,7 milioni di euro in valori assoluti), mentre il secondo cresce complessivamente del 72,6%.

L’Europa è il principale mercato per le esportazioni rodigine, rappresentando l’81,1% del totale per un ammontare di oltre 761,1 milioni di euro.

Nel secondo trimestre del 2023, l’importazione di prodotti nella provincia di Rovigo ha raggiunto un totale di 2,88 miliardi di euro, registrando una diminuzione significativa del 30,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma aumentando notevolmente del 128,5% rispetto al 2021.

I flussi in entrata di gas naturale hanno registrato una diminuzione del 34,6% rispetto al 2022, ma sono cresciuti notevolmente del 254,2% rispetto al 2021. Questo andamento è in gran parte attribuibile alla presenza del terminale Adriatic LNG, rigassificatore situato al largo di Porto Levante nell’Alto Mare Adriatico.

Il Presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel, commenta così l’analisi dei dati: “L’Europa si conferma il principale mercato di destinazione dei prodotti della nostra apprezzata manifattura, nonostante le forti difficoltà che incontra chi quotidianamente fa impresa, a partire dalla carenza di personale da impiegare nella produzione. L’incremento delle esportazioni a favore della Cina, tuttavia, rappresenta una boccata d’ossigeno che fa ben sperare il nostro tessuto produttivo.

 Le complesse dinamiche di geopolitica internazionale, inoltre, continuano a farsi sentire nel nostro sistema economico. Ne è testimonianza l’incremento delle importazioni di prodotti energetici dal Nord Africa, a discapito della Russia. I recenti conflitti bellici in Israele, altresì, nei prossimi mesi comporteranno degli ulteriori effetti non di certo positivi ai nostri mercati interni, influenzandone pesantemente gli equilibri.”

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