Confapi Venezia incontra Banca d’Italia sede di Venezia su credito, lavoro, analisi settoriali e investimenti delle PMI
08 Apr 2021

Confapi Venezia incontra Banca d’Italia sede di Venezia su credito, lavoro, analisi settoriali e investimenti delle PMI

Un confronto sulla situazione economica e occupazionale delle Micro, Piccole e Medie Industrie per fornire risposte al tessuto economico e produttivo del territorio.

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Si è tenuto mercoledì 24 marzo scorso, in modalità a distanza, un incontro tra i vertici di Confapi Venezia con i responsabili della Divisione Analisi e ricerca economica territoriale di Banca d’Italia sede di Venezia.

Il confronto si è concentrato prevalentemente sulla situazione economica e occupazionale delle Micro, Piccole e Medie Industrie del territorio veneziano, ma anche dello stato dell’arte del credito e degli investimenti, con un aggiornamento dei dati che emergono dal dialogo costante con le imprese e i monitoraggi interni, con l’obiettivo comune di fornire concrete e tempestive soluzioni al tessuto economico e produttivo del territorio nell’ambito del credito e della liquidità.

Una sintesi del quadro economico su cui si è discusso in relazioni ai principali settori coinvolti dalla crisi da Covid-19:

L’edilizia è in forte crescita, anche e soprattutto grazie al provvedimento “Superbonus 110%” che ha dato uno slancio al settore, il quale notoriamente coinvolge un ampio indotto legato all’artigianato. Tuttavia, si accusa la marcata mancanza di manodopera; paghiamo, infatti, il dimezzamento della forza lavoro registrato a partire dalla crisi del 2008, quando gli stranieri rientrarono in Germania e nei Paesi dell’Est, in mancanza di lavoro interno. Le difficoltà si verificano anche per quanto riguarda gli ordini e il reperimento delle materie prime e dei materiali semilavorati.

Il Legno e l’Arredo, in controtendenza, hanno rappresentato una sostanziosa crescita del +11%, a causa dell’esplosione del ricorso allo smartworking e del desiderio, oltre che delle necessità, di rinnovo di locali e spazi interni alle abitazioni.

Il Tessile e la Moda sono in grande sofferenza (-40%), come inevitabile dalla chiusura dei negozi e del ridursi delle occasioni di uscite pubbliche. Prima dello scoppio della pandemia, al contrario, il settore conosceva un periodo di ampio sviluppo in conseguenza del rinnovo dei macchinari dei maglifici grazie allo strumento statale di Investimento “Industria 4.0”

L’effetto Covid si è fatto sentire pure sulle materie plastiche e gomma, dal momento che la maggior parte della produzione italiana è destinata all’esportazione (70%, con punte del 90% in alcuni casi) e la pandemia ha generato una grande incertezza da parte dei clienti esteri.

La cantieristica navale aveva subito un forte rallentamento nella scorsa primavera, per poi riprendersi repentinamente. Porto Marghera sta confermando le proprie criticità legate alla logistica, causato alla mancanza dei dragaggi dei canali ma più in generale dalla mancanza di una vera governance d’insieme capace di attrarre investimenti e traffici, a discapito del Porto di Trieste, con conseguenti difficoltà in ordine di tempestività di spostamento delle merci e aumento dei costi.

I rapporti con la Cina sono stravolti: vi è una grande difficoltà a reperire container per il trasporto delle merci, provocando un’impennata dei prezzi per quelli disponibili. Accresciuti sono i costi anche delle materie prime quali acciaio e ferro, influiscono pesantemente sui prodotti finali. Ciò ha determinato, per esempio, l’aumento negli ultimi mesi del +10% della produzione di bombole per gas e liquidi in Europa.

L’Alimentare nella GDO ha visto una grande crescita sia nei volumi che nei fatturati, a favore di consumi di massa. Per contro, è calata la produzione artigianale e di nicchia, come diretta conseguenza della fase altalenante delle chiusure della ristorazione e dei consumi di prossimità.

Il Turismo è sicuramente il settore che ha accusato maggiormente la pandemia: -90% a Venezia, -45% nel litorale. La Stagione 2021, ormai alle porte, registra fortissime incertezze legate alle riaperture, causando una scarsa propensione alle prenotazioni alberghiere, soprattutto dai turisti esteri; sembra reggere l’extra alberghiero, tra necessità di spazi più ampi e separati e il desiderio di libertà da riconquistare.

La situazione attuale legata al mondo del Credito vede la presenza di ingenti capitali in cerca di allocazione e investimento, con picchi di liquidità in circolazione. Proprio la mancanza di denari liquidi era il problema nella precedente crisi economica scoppiata del 2008, mentre ora è sostanzialmente il contrario. Questo fenomeno sta generando forti opportunità di “acquisti” sul mercato di aziende locali, che vengono assorbite da gruppi e catene più grosse e strutturate, anche estere.

Il tema della legalità è vivo, in quanto rimane il rischio di penetrazione della criminalità organizzata e delle mafie, a maggior ragione in un periodo di difficoltà e incertezza, sotto tutti i punti di vista, come quello che stiamo attraversando.

Nell’ambito del Mercato del Lavoro, le richieste di Cassa integrazione da parte delle aziende è stata pressoché di tipo precauzionale dall’autunno del 2020, ma con un limitato effettivo utilizzo, se non per i servizi della ristorazione, commercio al dettaglio e aeroportuali. In quanto al provvedimento governativo nazionale sul blocco dei licenziamenti della scorsa primavera, più volte prorogato, per le aziende iscritte a Confapi non ha pesato particolarmente: fortunatamente i casi son ridotti e gestiti con la Cassa integrazione anche a rotazione.

“Il problema è semmai l’inverso – ha commentato il Direttore Nicola Zanon – in quanto il Mercato del Lavoro sta evidenziando, ancora una volta, il divario tra la domanda e l’offerta, con certe mansioni che son diventate vera e propria merce rara: saldatori, carpentieri, autisti, addetti edili, piccoli artigiani, ma anche OSS.”

Confapi Venezia, in sinergia con Apindustria Servizi, il braccio operativo per la formazione e i servizi al lavoro, al fine di sostenere le aziende in questo particolare periodo storico, sta pertanto avviando una serie di progettualità atte a rispondere alle attuali sfide dell’imprenditorialità (scopri tutte le opportunità).

L’incontro, inoltre, è stato un’utile occasione per rinsaldare la collaborazione nella ricerca e nel monitoraggio dei dati che riguardano le Micro, Piccole e Medie Imprese del territorio veneziano, al fine di saperne costantemente cogliere le criticità, ma anche le relative opportunità, sulle quali orientare il reciproco impegno e supporto.

Il Presidente Marco Zecchinel ha così commentato: “Il confronto con un Ente così prestigioso ci fa onore e rafforza, consentendo di relazionarci con esperti dell’analisi del mondo del Credito, ma anche delle dinamiche legate al Lavoro e all’Occupazione.

E’ per la nostra Associazione un’ulteriore occasione di crescita che si aggiunge alle relazioni che teniamo sinergicamente con altri Soggetti e Istituzioni che ci aiutano a monitorare, tenendo l’orecchio a terra sulla situazione contingente locale, al fine di non lasciare soli e senza sostegno gli imprenditori e le imprese che rappresentiamo, fornendo loro concrete e tempestive soluzioni.” 

 

Per maggiori informazioni:

Alessandro Zanon: ufficiostampa@confapivenezia.it | 041 8470725

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